L' INSALATA
Anche questa settimana le diete e l’ alimentazione sono al centro della
pillola. Oggi prendiamo in considerazione un alimento considerato principe
nelle diete, l’ insalata, che in questa stagione raggiunge il massimo del
consumo.
È alimento ideale nelle diete. Contiene poche
calorie, è ricca di acqua, fibre e sali minerali. Ma non è finita: l’insalata
regala al nostro corpo anche ferro, potassio e calcio. Per questo ha sempre più
successo a tavola
L’ultimo must in fatto di salute? Sì, ma a
ragione. Vediamo perché. Partiamo dalle vitamine, di cui tutte le insalate sono
ricche. Vitamina B, anzitutto, specialmente tiamina e riboflavina, e poi
vitamina C, offerta generosamente (ben 59 mg) da un etto di lattuga contro ad
esempio i 50 mg che ci danno 100 grammi di arance. Ancora: vitamina A, preziosa
per la pelle, che il radicchio rosso dispensa in abbondanza: 542 mg contenuti
in un etto e di cui sono ricche anche l’indivia e la cicoria. Ma non basta:
l’insalata è ricchissima di acqua (di cui è composta per un buon 95 per cento),
fatto che la rende indispensabile per disintossicare l’organismo e per
reintegrarlo dei liquidi perduti. Che dire poi dei sali minerali? Semplicemente
che li contiene in abbondanza insieme alle fibre (2 grammi su ogni 100 grammi
d’insalata), garantendo quindi il successo delle diete povere di calorie. Il
perché è semplice: le fibre contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà e i
sali minerali a combattere quella sensazione si spossatezza che si prova quando
si è a dieta stretta. Ma un piatto d’insalata fornisce anche parecchio fosforo,
ferro e calcio (circa 70 mg per 100 grammi d’indivia). Infine le calorie, un
vero fiore all’occhiello dell’insalata. Se ne contano appena 25 per un etto di
foglie verdi! Ma se l’insalata è nota soprattutto come piatto forte nelle
diete, pochi sanno che possiede anche proprietà terapeutiche. Ad esempio
l’azione digestiva è favorita dalla presenza di sostanze come acido ossalico,
citrico, ascorbico e malico. L’azione lassativa si deve invece all’alto
contenuto di fibra e quella diuretica alla prevalenza del potassio sul sodio
che facilità l’eliminazione dell’eccesso dei cloruri. Ma per sfruttare al
meglio le virtù dell’insalata, bisogna osservare alcuni accorgimenti. Primo:
non esagerare con il condimento. Proprio perché si tratta di un cibo
"ultralight" spesso si ha la tendenza a insaporirlo bene e a volte
più del necessario. Occhio anche all’uso del pane, dei cracker e di tutti
quegli altri cibi che in genere si mischiano all’insalata: tonno, uova,
formaggi. Va bene consumarne un po’: se infatti ci si nutre solo di verde, c’è
il rischio di trattenere i liquidi aumentando quelli intercellulari con il
pessimo risultato di trovarsi più gonfiore e più cellulite. Ma guai ad
abusarne! La temuta insipidezza dell’insalata si può brillantemente risolvere
aggiungendo nel piatto semi di cumino, rafano, rucola, basilico, capperi,
sedano e magari qualche pezzo di frutta come mele o ananas. E per chi non ha
problemi di dieta, anche noci, olive e avocado. Ultima raccomandazione è
consumare l’insalata fresca.
Come tutte le verdure, infatti, se assunta fuori
stagione, l’insalata (e in particolare la lattuga) può essere soggetta a un
maggiore accumulo di nitrati che possono trasformarsi in complessi chimici
piuttosto dannosi per l’integrità cellulare. E per insalata fresca s’intende
non solo quella di stagione, ma soprattutto quella che è rimasta in frigorifero
al massimo tre giorni. Quindi deve essere di consistenza solida, senza macchie,
abbastanza lucente e soprattutto ben asciugata dopo la lavatura. A questo
punto, buon appetito!