STORIA DELL' IRIDOLOGIA
L'iridologia ha origini molto antiche.
I soliti cinesi ed il solito Ippocrate, ma anche ebrei ed egizi,
sapevano trarre indicazioni diagnostiche e divinatorie dall'osservazione degli
occhi, mentre nella "civilissima Europa, culla di ogni processo evolutivo e
di ogni progresso", sarà solo nel rinascimento che un originale studioso,
Giovan Battista Dalla Porta, scriverà un trattato in molti volumi circa la
fisiognomica, cioè di quell'arte di osservare la fattezze fisiche degli esseri
umani per trarne ogni sorta di informazione, anche e soprattutto di tipo
psicologico e medico.
All'osservazione delle fattezze e dei segni che sono evidenziati
dagli occhi il Della Porta dedica un volume intero e ponderoso, nella cui
introduzione dice:
"Sarebbe stato assai convenevole che nel libro passato, dopo
il trattato delle ciglia, si fosse trattato degli occhi; ma poichè il trattar
degli occhi è il maggiore e più importante negozio (1) di tutta la Fisionomia,
e bisogna trattar di loro più lungamente, gli abbiamo ridotti in questo luogo
(2), e daremo loro un libro particolare.
Sono gli occhi veramente fra le nobilissime parti di tutto il corpo
umano le principalissime, poichè i principali segni della Fisionomia si traeno
dalli occhi. (...) Alcuni han chiamato gli occhi porte dell'Anima, poichè come
da certe porte così fuori balena l'anima. (...) Dice Losso riferendo Alberto:
la perfezione della Fisionomia si toglie (3) dagli occhi, et i segni che dalli
occhi si togliono sono i più veri et i più gagliardi (4) di tutti quelli che si
togliono dal volto; e quando i testimon (5) degli occhi s' accordan con quelli
del corpo, allora son verissimi: ma se quelli degli occhi discrepan (6) dagli
altri, allor devi lasciar gli altri et attaccarti (7) a quelli degli
occhi."
Per vedere rifiorire interesse per l'osservazione iridologica,
occorre, dai tempi di Della Porta, attendere sino alla fine del secolo scorso,
quando il medico ungherese Ignaz Von Paczely e lo svedese Niels Liljequist
pubblicano rispettivamente "Avviamento alla diagnosi oculare" e
"Oegendiagnosen", testi nei quali i due medici riferiscono le loro
osservazioni ed esperienze circa la diagnosi iridologica.
Questi due autori sono considerati a buon diritto i padri della
moderna iridologia.
Da allora in avanti, in un rapido susseguirsi di studi e scoperte,
l'iridologia si diffuse in tutto il mondo occidentale.
Particolare rilievo assume l'opera di Leon Vannier che nel 1923
pubblica in Francia "La diagnosi delle malattie attraverso l'occhio",
e le opere dei tedeschi Schnabel, Deck, Angerer, dei francesi Jausas e Rubin e
dell'americano Bernard Jensen.
L'iridologia in Italia fa la sua comparsa, come al solito in
ritardo, verso gli anni sessanta ad opera di L. Costacurta, che ripropone le
teorie iridologiche e salutistiche del sudamericano Lazaeta Echaran.
Rotto il ghiaccio, da allora l'iridologia italiana si è mossa
rapidamente apportando contributi notevoli all'iridologia mondiale, in
particolare attraverso l'opera di S. Rizzi, di A.Torti, di E. Di Spazio, di F.
Torresin e di, infine, S. Magnano.
La scuole iridologiche principali sono attualmente quella tedesca,
quella francese, quella americana, e quella italiana, la quale sta acquisendo
contorni sempre più specifici ed originali.
Le differenze tra le varie scuole sono non solo di metodo, ma anche
di principio:
la scuola tedesca si situa molto vicino alle posizioni della
medicina accademica, essendo ad indirizzo prevalentemente organicistico;
la scuola francese ha un indirizzo di tipo omeopatico ed
energetico;
la scuola americana ha un indirizzo prevalentemente nutrizionistico
e naturopatico.
L'emergente scuola italiana ha invece un indirizzo olistico, in
quanto considera in modo originale il malato, riconoscendogli una valenza
psicosomatica ed emozionale, per cui, accanto alla valutazione dei sistemi
organici colloca la valutazione dei sistemi psichici ed energetici: da questo
scaturisce una visione sintetica del malato piuttosto che della malattia, dal
che scaturisce un metodo di cura integrato che considera insieme omeopatia,
nutrizione e terapie energetiche. In effetti pare che attualmente la scuola
iridologica italiana sia ben apprezzata a livello mondiale.